Oltre alle numerose testimonianze archeologiche che fanno della Sicilia un coacervo di culture e di popoli di origine diversa, l'isola conserva numerose vestigia di architettura militare, disseminate da un capo all’altro, che consentono oggi di parlare di ``archeologia militare``, un complesso di testimonianze attraverso le quali è possibile studiare ed esaminare l'evoluzione tipologica e tecnico-logistica dalle origini delle fortificazioni fino alle tracce dell'ultimo conflitto mondiale.

Oltre alle numerose testimonianze archeologiche che fanno della Sicilia un coacervo di culture e di popoli di origine diversa, l'isola conserva numerose vestigia di architettura militare, disseminate da un capo all’altro, che consentono oggi di parlare di ``archeologia militare``, un complesso di testimonianze attraverso le quali è possibile studiare ed esaminare l'evoluzione tipologica e tecnico-logistica dalle origini delle fortificazioni fino alle tracce dell'ultimo conflitto mondiale.

In particolare, dalla fine degli anni '30 sino al termine della Seconda Guerra Mondiale, il tracollo dei rapporti internazionali e la conseguente formazione di precisi sistemi di alleanze condussero alla necessità stringente di una corsa agli armamenti e al bisogno impellente della costruzione di sistemi difensivi costieri: furono emesse numerose circolari con direttive e progetti per la difesa delle coste siciliane e per la costruzione e l'utilizzo di opere di difesa antisbarco.

A testimonianza di questa temperie storica, oggi, nel contesto del Percorso Naturalistico Storico Costiero della Torre di Scopello, è possibile visitare la Casamatta, una “postazione circolare monoarma” costruita tra il 1941 ed il 1943 in seguito alle modifiche strutturali ed al consolidamento di Torre Doria ed all’interno della quale si trova una replica inerte della mitragliatrice Breda mod.37, l'arma utilizzata dalle Divisioni Costiere all'interno delle postazioni; di recente è stata allestita un'esposizione di oggetti bellici che tradiscono i brutali e tragici eventi del Secondo Conflitto Mondiale, dando l’idea di uno spaccato della vita dei giovani soldati all'interno delle postazioni militari.

A testimonianza di questa temperie storica, oggi, nel contesto del Percorso Naturalistico Storico Costiero della Torre di Scopello, è possibile visitare la Casamatta, una “postazione circolare monoarma” costruita tra il 1941 ed il 1943 in seguito alle modifiche strutturali ed al consolidamento di Torre Doria ed all’interno della quale si trova una replica inerte della mitragliatrice Breda mod.37, l'arma utilizzata dalle Divisioni Costiere all'interno delle postazioni; di recente è stata allestita un'esposizione di oggetti bellici che tradiscono i brutali e tragici eventi del Secondo Conflitto Mondiale, dando l’idea di uno spaccato della vita dei giovani soldati all'interno delle postazioni militari.

La Casamatta della Torre di Scopello, ubicata sul fianco scosceso nord-est della Torre al di sopra dei Faraglioni offriva (ed offre tutt’oggi) un campo visivo che permetteva la massima sorveglianza ed efficienza in caso di azioni antisbarco sulla baia antistante e sulle cale adiacenti in direzione della Riserva dello Zingaro, rispondendo, quindi, alle direttive dell’Ispettorato dell'Arma del Genio sui requisiti tattico-strategici.

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